Oltre a quella di nascere sano e di trovare un buon veterinario – fortune che lo accomunano all’uomo, magari sostituendo il veterinario con il medico – il cane necessita di una terza fortuna : avere un padrone che si accorga dell’eventuale malessere e provveda e che lo nutra in maniera ragionevole.
So bene che avrei fatto una figura migliore scrivendo adeguata, ma il problema è proprio quello : scegliere con un po’ di buon senso tra gli infiniti prodotti adeguati che il mercato ci mette a disposizione e dosarli in quantitativi ragionevoli.
Se avete un cucciolo, un cane adulto, un cane grasso, denutrito, allergico, delicato, lavoratore, pigro, affamato o inappetente, o qualsiasi altra particolarità che pur non sovvenendomi potrebbe capitarvi, non abbiate paura : c’è sicuramente un prodotto adeguato alla bisogna.
Ma nell’uso dovete essere ragionevoli.
Molti dei prodotti in vendita sono eccessivamente ricchi di grassi e di proteine, la maggior parte di essi indica fabbisogni giornalieri esagerati, i prodotti molto economici hanno inevitabilmente un valore nutrizionale insufficiente.
Nutrire un altro essere è una delle cose che più ci fanno sentire buoni – il dar da mangiare agli affamati di millenaria memoria – ma, a meno che non abbiate un Labrador, qualsiasi altro cane ha un livello di sazietà oltre il quale è imprudente avventurarsi.
Secondo una recente statistica, in quanto a peso il miglior amico dell’uomo tende fortemente ad emularlo :
se il 35% dei cani italiani è in soprappeso, l’8,5% è addirittura obeso.
Passiamoci quindi una mano sulla coscienza ed ammettiamo che:
- tendiamo a sovralimentare il nostro cane;
- gli diamo le leccornie che lui se non sollecitato, non avrebbe mai desiderato e che noi non possiamo mangiare perché siamo a dieta;
- la passeggiata di almeno un chilometro che dovrebbe fare tre volte al giorno, gliela riduciamo a cento metri rapidi, magari in pieno cemento, forse adoperando i raccatta/feci dati in dotazione da alcuni Comuni – ma l’ideatore avrà mai cercato di usarli personalmente ?
Domanda :
se usassimo maggior cura nel nutrire il nostro cane e/o approfittassimo delle necessità del nostro amico per percorrere tre chilometri al giorno all’aria aperta, senza tapis-roulant e senza l’odoroso sudore di decine di palestranti, ci sentiremmo persone migliori?
Alimentazione
Il compito di nutrire bene il proprio cane, non è dei più facili. E se i consigli e l’aiuto del veterinario sicuramente ci mettono in grado di preparargli una razione di cibo equilibrata, è pur vero che questo richiede tempo e denaro, binomio che non tutti i proprietari di cani possono permettersi.Da diversi decenni a questa parte esistono sul mercato prodotti alimentari per animali, già pronti e conservati, che risolvono in maniera egregia questo tipo di problema.Non a caso il loro consumo aumenta di anno in anno…Continua…
Malattie e prevenzioni
Come abbiamo già sottolineato, perché il cane goda di buona salute sono necessarie soprattutto due cose:
- la capacità del padrone di prevenire il malanno o di intervenire tempestivamente in caso di necessità;
- scegliere un veterinario che sia un buon dottore, ma anche un consulente da poter interpellare su tutti gli argomenti che riguardano il cane, sport, addestramento, sessualità ecc.
Pulizia e Igiene
L’apprendimento da parte del cucciolo delle prime regole di pulizia, non è semplice e richiede pazienza ed attenzione da parte del padrone. Quello che gli uomini intendono per pulizia, è un concetto del tutto sconosciuto al cane, il quale per istinto, sa solo di dover evitare di fare i propri bisogni nel luogo in cui dorme.
Il cucciolo neonato non è capace di espletare da solo le proprie esigenze fisiologiche, perché il suo sistema nervoso e muscolare non sono ancora sufficientemente sviluppati…Continua…
Linguaggio e Intelligenza
Quando comunica con i suoi simili, il cane usa diversi mezzi d’espressione, che gli specialisti chiamano “canali di comunicazione”.
Il canale vocale
I cani utilizzano vari suoni per comunicare i propri stati emotivi e lo fanno molto precocemente. Appena neonati si fanno sentire rumorosamente per chiamare in aiuto la madre o per essere nutriti. Questo canale di comunicazione diminuisce con la crescita: il cane adulto infatti è meno loquace del cucciolo…Continua…
Sensi
Vista
Quella del cane non è eccezionale, anche se è probabile che l’acuità visiva vari da una razza all’altra in base alla razza e che, ad esempio, le razze selezionate per la cattura della selvaggina, siano più dotate di altre. Non è vero che il cane veda in bianco e nero: il cane vede a colori, anche se la sua capacità di distinguere le sfumature è molto meno sviluppata che non in altri animali, come per esempio gli uccelli…Continua…
Il cane e l’uomo
Tralasciando i periodi più antichi, nei quali il cane passa da condizioni sicuramente non privilegiate, addirittura al rango di divinità presso alcuni popoli, nel Medioevo lo ritroviamo complemento dell’uomo nelle attività di quest’ultimo. Accompagna l’uomo a caccia, attività che in quei tempi era riservata al divertimento per le persona dell’alta società.
E, seguendo le divisioni sociali dell’uomo, esistevano allora anche due tipi di cani: quelli nobili, che andavano a caccia, e quelli emarginati, che, come i loro padroni, non potevano assolutamente cacciare e lavoravano nelle campagne…Continua…
Riproduzione
La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i sei ed i quindici mesi, ma a volte quelle appartenenti a razze di piccola taglia, sono più precoci. L’estro si manifesta con il “calore” ed è accompagnato da alcune modificazioni anatomiche e fisiologiche particolari: rigonfiamento della vulva e perdite di sangue. Le cagne vengono definite monoestrali poiché presentano un solo estro durante ogni stagione riproduttiva.
Il ciclo può essere suddiviso in quattro fasi: proestro, estro, metestro e anestro…Continua…
Medicina alternativa
Secondo i suoi detrattori la medicina omeopatica non avrebbe sul malato che un effetto psicologico (effetto placebo). Ma quando dei maiali, delle galline o delle mucche affette da malattie guariscono grazie a rimedi omeopatici distribuiti nel cibo, possiamo ancora parlare di effetto placebo?La medicina veterinaria, grazie alla natura dei suoi malati, è la prova evidente dell’efficacia dell’omeopatia.
Per l’omeopatia la malattia non è che l’esternazione di uno squilibrio, che si può manifestare sotto una forma clinica piuttosto che un’altra, a seconda della natura dell’individuo…Continua…
Riconoscere le urgenze
La maggior parte delle situazioni di emergenza si verificano nella vita casalinga.
Avvelenamenti da sostanze antiparassitarie, disinfettanti e topicidi, che il cane può trovare in casa o calpestare per strada e poi ingerire leccandosi le zampe. I sintomi sono: perdita di saliva (scialorrea), vomito e sintomi neurologici, quali tremori, nistagmo (cioè un velocissimo movimento laterale degli occhi) o convulsioni.
Bisogna prontamente intervenire anche in caso di “colpo di calore”, patologia gravissima e scioccante, frequente nel periodo caldo, quando i cani vengono lasciati imprudentemente nell’automobile posteggiata al sole, o comunque legati in posti assolati, senza possibilità di riparo all’ombra…Continua…
La professione veterinaria
Questa professione nasce in Italia nel XVIII secolo ed il primo insegnamento è del 1765 a Padova, sotto la Serenissima Repubblica Veneta.
I principali organi di cui si avvale ed attraverso i quali coordina le attività dei veterinari, sono l’Ordine ed i Sindacati, che nascono nel xx secolo.
Sono autorizzate ad esercitare la medicina e chirurgia veterinaria le persona di nazionalità italiana munite di diploma di laurea conferito dallo Stato Italiano ed abilitate dal consiglio dell’ordine provinciale (ai sensi dell’art.100, comma secondo, approvato con regio decreto del 27 luglio 1934, n.1265)….Continua…